La montagna di libri più alta del mondo è uno di quei libri che, senza bisogno di una storia complicata, riesce a rimanere impresso nella memoria. Sono solo 48 pagine, ma ognuna ha qualcosa che cattura. Non è solo il messaggio a colpire, ma anche il modo in cui viene raccontato. Lucas, il protagonista, ha un sogno chiaro: vuole volare. E quando si rende conto che non ha le ali, non si arrende. Sua madre gli mette un libro tra le mani e gli dice che ci sono altri modi per sollevarsi da terra. Da lì inizia la sua avventura, un viaggio in cui, senza mai staccare i piedi dal suolo, riesce ad arrivare più in alto di chiunque altro.

I libri come ali
Chiunque si sia mai perso in una storia al punto da dimenticare il mondo intorno a sé capirà subito cosa prova Lucas. Non parte con la voglia di leggere, ma con il desiderio di volare. Eppure, con ogni libro che passa tra le sue mani, scopre che le storie possono portarlo molto più lontano di quanto avesse mai immaginato. Alla fine, la sua pila di libri cresce così tanto che riesce davvero a sollevarsi. Ti rimane in testa, come se lo stessi vedendo davvero
Da quando lo abbiamo in casa, mia figlia lo ha riletto più volte. Le illustrazioni la affascinano e ogni volta che lo sfoglia scopre un nuovo dettaglio. Era successo anche con “Di che colore è un bacio?”, un altro libro di Rocío Bonilla che ci era piaciuto, ma questo ha qualcosa di speciale. Forse perché il messaggio non è solo per i bambini.E forse anche noi grandi dovremmo ricordarci più spesso quanto sia bello perdersi in una storia.
Lo stile di Rocío Bonilla
Se c’è una cosa che distingue i libri di questa autrice e illustratrice, è la loro capacità di sembrare semplici pur racchiudendo molto di più. “La montagna di libri più alta del mondo” racconta la scoperta della lettura attraverso gli occhi di un bambino ed è anche un inno all’importanza di sognare in grande e al ruolo che gli adulti possono avere nel coltivare (o soffocare) la fantasia dei più piccoli.
Le illustrazioni giocano un ruolo fondamentale in tutto questo. Non sono solo disegni belli, ma parlano tanto quanto le parole. Ci sono dettagli che, se non si presta attenzione, rischiano di passare inosservati, ma guardandoli con calma si capisce che lì dentro c’è una parte importante del messaggio. Lucas, i suoi libri, il suo mondo che cambia… tutto viene narrato sia attraverso le parole che attraverso le immagini.
Forse l’unico aspetto che avrei voluto diverso è la durata. In meno di cinque minuti lo hai finito, e se ti aspetti qualcosa di più articolato, potrebbe sembrarti troppo breve. Anche il cambiamento di Lucas avviene in modo molto rapido: all’inizio non è interessato ai libri e poco dopo ne è completamente innamorato. Si capisce benissimo il messaggio, ma un paio di pagine in più per vedere meglio il cambiamento di Lucas non avrebbero guastato. Detto questo, compensa tutto con la sua intensità. È uno di quei libri che i bambini vogliono leggere e rileggere, trovando ogni volta qualcosa di nuovo.
La montagna di libri più alta del mondo”: l’amore per la lettura inizia così
Lucas e la sua montagna di libri ci ricordano una cosa semplice ma potente: leggere ti porta davvero ovunque. Non importa se hai cinque anni o cinquanta, la sensazione di aprire un libro e perdersi in un altro mondo è qualcosa che non dovrebbe mai svanire.
Se cerchi un libro che accenda nei più piccoli la voglia di leggere (o che ti faccia ricordare la tua), “La montagna di libri più alta del mondo” è una scelta sicura. Veloce da leggere, meraviglioso da guardare e con un messaggio che continua a risuonare molto dopo aver chiuso l’ultima pagina.
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Se hai un bambino che sogna in grande, o semplicemente vuoi ricordarti quanto può essere magico un libro, “La montagna di libri più alta del mondo” è quello che fa per te. Si legge in un attimo, ma lascia dentro qualcosa che dura molto di più.
Prendilo, sfoglialo, regalalo. Ma soprattutto… fallo volare!
“La montagna di libri più alta del mondo” è una di quelle storie che ti fa riscoprire la magia dei libri. Un albo che parla di sogni, pazienza e amore per la lettura, con dolcezza e poesia — perfetto per chi vuole trasmettere ai bambini quanto può essere bello perdersi tra le pagine.
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