Cercavamo un libro che potesse aiutare mia figlia a gestire la paura del buio. Niente di complicato, solo qualcosa di semplice, alla sua portata, ma capace di darle un po’ di coraggio in più. Un giorno ci siamo imbattute in Il gufo che aveva paura del buio di Jill Tomlinson. Solo il titolo ci ha fatto pensare: “Ecco, forse è proprio questo”. L’abbiamo letto insieme, una pagina alla volta, e da quel momento è diventato parte della nostra routine serale.
Una storia che parla chiaro ai bambini, senza troppe spiegazioni e senza giri di parole. Tombolo, il gufetto protagonista, ci ha accompagnate in un percorso che ha cambiato il modo in cui mia figlia affronta la notte. E anche io, nel frattempo, ho imparato qualcosa.

Tombolo e la paura del buio: una storia che abbiamo vissuto anche noi
Quando la paura del buio ha fatto capolino nella nostra quotidianità, ogni sera sembrava una mini battaglia. La luce rigorosamente accesa, il letto pieno di peluche messi lì come piccoli guardiani, la porta sempre aperta “per sicurezza”. Nessun mostro in vista, ma il timore era lì. Allora le ho letto questo libro, e ho fatto in modo che vedesse in Tombolo un piccolo compagno di avventura.
Le ho raccontato — un po’ come fa la mamma gufo — che spesso le paure nascono da quello che non conosciamo. E che affrontarle, un passo alla volta, è il modo più semplice (e più efficace) per smettere di temerle.
Il risultato? Oggi la luce della lampada resta spenta, e le basta una piccola lucina sul comodino per orientarsi se deve andare in bagno di notte. Non è che ora ami il buio, ma almeno non lo evita più.
Cosa succede nel libro ”Il gufo che aveva paura del buio”
Tombolo è un gufo giovane che, a differenza degli altri della sua specie, non ama la notte. Ha paura del buio e preferisce non uscire dal nido quando cala il sole. Suo padre cerca di convincerlo a comportarsi da “vero gufo”, ma è sua madre ad avere un approccio più comprensivo e gli propone di andare a conoscere il mondo notturno un po’ alla volta.
Nei vari capitoli, Tombolo incontra persone diverse che gli raccontano cosa trovano di bello nel buio: un bambino che guarda i fuochi d’artificio, un uomo appassionato di stelle, una signora che ascolta i suoni della notte. Ognuno gli mostra un aspetto diverso della notte, senza forzarlo a cambiare idea.
Non succede nulla di spettacolare, ma Tombolo inizia a vedere il buio in modo diverso. Alla fine, non ha più la stessa paura e accetta con più serenità il fatto che per un gufo la notte non è qualcosa da evitare.
Chi è Jill Tomlinson
Jill Tomlinson è stata un’autrice britannica che ha scritto vari libri per bambini con protagonisti animali. In ognuno dei suoi racconti, i personaggi si trovano ad affrontare qualcosa che non conoscono o che li mette a disagio. Non ci sono insegnamenti evidenti o morali esplicite, ma storie che parlano ai bambini con un tono semplice, mai forzato.
Il gufo che aveva paura del buio fa parte di una serie che include anche un L’oritteropo che non sapeva chi era, la gattina che voleva tornare a casa e Il piccolo gorilla che voleva crescere in fretta. Il filo conduttore è sempre lo stesso: superare qualcosa di personale, ma farlo a modo proprio, con calma, senza pressioni. Ed è forse proprio per questo che queste storie restano in testa ai bambini.
Se volete leggerlo con vostro figlio, o semplicemente la storia vi ha incuriosito, Il gufo che aveva paura del buio si trova facilmente in libreria o online.
Potete trovarlo anche qui su Amazon, dove c’è l’edizione che abbiamo letto anche noi.
Se questa storia di Il gufo che aveva paura del buio vi è piaciuta e state cercando altri libri per accompagnare i bambini nel mondo delle emozioni, potete dare un’occhiata anche a Le giraffe non sanno ballare oppure a Il posto giusto — entrambi offrono spunti semplici e delicati per parlare insieme di rispetto, accettazione e crescita.
Una cosa da sapere: in questo articolo ci sono link affiliati. Se scegli di usarli, per te non cambia nulla, ma a me arriva una piccola commissione che aiuta a sostenere il sito. Tutto quello che consiglio è letto, testato o scelto perché penso davvero che possa essere utile.
Grazie per essere arrivato/a fin qui 💛
Lascia un commento