
Libri per bambini che fanno bene al cuore: Le giraffe non sanno ballare
Hai figli piccoli? O magari sei tu ad avere un cuore tenero? In ogni caso, Le giraffe non sanno ballare è uno di quei libri per bambini che difficilmente passano inosservati. La protagonista si chiama Zelda, una giraffa dalle gambe storte e con un grande sogno: ballare. Detto così sembra semplice, ma per lei non lo è affatto. Ballare non le viene spontaneo. Si sente impacciata, diversa, sotto gli occhi di tutti. E nonostante questo, trova il coraggio di provarci. Di buttarsi nel grande ballo della giungla. Quel tipo di festa dove tutti sembrano sapere cosa fare, come muoversi, quando brillare.
Un libro illustrato che parla di diversità e autostima
A prima vista può sembrare una delle tante storie per bambini. Ma no, niente affatto. Non è il solito libro pieno di buoni propositi e messaggi impacchettati. Qui c’è ritmo, colore, poesia… e un bel carico di emozione. Zelda non viene accolta con entusiasmo, anzi: il suo primo tentativo è un mezzo disastro. Ma è proprio in quella delusione che succede qualcosa. Qualcosa di vero.
Recensione della versione pop-up: una piccola meraviglia
Noi l’abbiamo letto nella versione pop-up, una piccola meraviglia che ormai è difficile da trovare online. Ma se ti capita, prendila al volo: è spettacolare. Ogni pagina è come un teatrino in miniatura – giraffe che si allungano, scimmie che volano, elefanti in equilibrio. Apri il libro e, tac!, sei nella giungla. Le zampe si muovono, gli animali prendono vita. Tutto grazie a un piccolo pezzo di cartone ben pensato. Geniale.
Sì, è delicato. Le pagine vanno trattate con cura – d’altronde è un pop-up – ma forse è proprio questa fragilità a renderlo ancora più speciale. E considerando il prezzo, è quasi un piccolo regalo. Anche se oggi online si trova prevalentemente la versione classica (senza elementi mobili), la storia resta potentissima. La magia c’è comunque, parola di mamma.

Libri sull’autostima per bambini: non devi essere perfetto per ballare
Il punto forte di Le giraffe non sanno ballare è che non cerca mai di insegnare. Racconta, mostra, accompagna. E così, quando Zelda incontra un piccolo insetto saggio (sì, proprio un insetto, mica un guru), capisce che forse il problema non era lei, ma la musica. E che forse, per ballare, basta trovare il ritmo giusto, non quello degli altri, ma il proprio. Da lì in poi, la storia prende una piega dolcissima e travolgente. Zelda inizia a muoversi come non aveva mai fatto prima. Niente passi complicati o coreografie da gara, solo movimento autentico. Il suo.
E sai cosa? Questo passaggio, visto negli occhi di un bambino, è una bomba. È quel momento in cui realizzi che non devi essere uguale agli altri per essere accettato. Che va bene essere storti, lenti, strani. Basta voler danzare.
Un racconto che colpisce per semplicità e tenerezza
Ho letto tanti libri per bambini, alcuni più belli, altri più “istruttivi”, ma pochi lasciano quel tipo di emozione che resta. Le giraffe non sanno ballare è uno di quei racconti che si infilano nella pelle. Sarà per le illustrazioni, per il testo in rima, per l’equilibrio tra tenerezza e ironia. O forse è semplicemente Zelda, con la sua goffaggine che diventa forza, a conquistarci.
Rispetto alle schede piatte e alle descrizioni tecniche che trovi su Amazon o nei cataloghi online, questo è un libro vivo. Non è solo un oggetto da scaffale: è un momento condiviso, un ricordo che costruisci pagina dopo pagina. E non è solo per bambini. Parla anche a chi adulto lo è già, ma ogni tanto si sente fuori posto. O fuori ritmo.
Se ti piace l’idea, qui sotto trovi il link per scoprire di più sul libro.
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